Assunta 65 anni, giunta alla nostra Clinica per una visita su consiglio di un collega di Novara, portava una protesi mobile (scheletrato) sull’arcata superiore ancorata su tre denti residui mobili in condizioni molto precarie. Si era affidata all’implantologia dentale perché voleva risolvere sia il suo problema funzionale che quello estetico.
Chirurgia mini-invasiva computer guidata. Analisi del caso
E’ stata effettuata una TAC alla paziente e tramite un software dedicato è stata elaborata in un’immagine tridimensionale digitale.
Si è valutata così la situazione ossea dell’arcata superiore e si è visto che la quantità di osso residuo era più che sufficiente per l’inserimento di impianti dentali. Analizzando il caso abbiamo prospettato alla paziente un intervento di implantologia con chirurgia mini-invasiva, pianificato con la tecnologia computer guidata.
Implantologia con chirurgia computer guidata. Le fasi dell’intervento: inserimento di 5 impianti dentali.
Alla paziente, in sedazione cosciente, sono stati rimossi i denti ormai irrecuperabili, e guidati da una mascherina chirurgica ottenuta dalla pianificazione computer guidata, sono stati inseriti direttamente attraverso la gengiva, 5 impianti dentali di cui uno direttamente nell’alveolo post-estrattivo (la cavità rimasta dopo la rimozione del dente).
Provvisorio dopo 24 ore con emergenza dei denti dalle gengive naturali
L’intervento di posizionamento degli impianti dentali è stato eseguito senza effettuare il minimo scollamento gengivale.
Nel giro di 24 ore alla paziente è stato consegnato un provvisorio fisso avvitato sugli impianti con l’emergenza dei denti dalle gengive naturali. La riabilitazione così ottenuta ha destato in lei molta sorpresa ed estrema soddisfazione.
Conclusioni: chirurgia mini-invasiva computer guidata.
Il caso clinico di Assunta si prestava molto bene per essere risolto con l’ausilio della tecnologia computer guidata.
Infatti era questa una situazione in cui le condizioni di osso residuo, a disposizione per l’inserimento degli impianti, erano molto favorevoli. La quantità e la qualità ossea erano buone ed anche la tipologia del tessuto gengivale era ottimale per un intervento di implantologia a carico immediato in chirurgia mini invasiva.
Implantologia computer guidata. I risultati migliori in quali situazioni?
Sottolineiamo a questo proposito che la tecnica di chirurgia computer guidata mini invasiva, per ottenere buoni risultati, necessita non solo di quantità di osso sufficienti per l’inserimento degli impianti ma anche di una qualità dei tessuti gengivali favorevole.
Sono situazioni queste che oggi, purtroppo, si presentano sempre più raramente. Il caso della nostra paziente era una situazione fortunatamente anomala rispetto a molti altri pazienti portatori di protesi mobile. Nella nostra Clinica vediamo pazienti portatori di protesi mobile (dentiera) che presentano sovente problemi derivanti da scarsa quantità di osso residuo.
Nei casi clinici dove vi sia un deficit osseo importante come si procede?
Queste situazioni con deficit osseo rende molto problematica l’utilizzazione della chirurgica computer guidata con protocollo mini-invasivo. In questi casi, pur posizionando gli impianti dentali ( alle volte tramite l’uso di mascherine chirurgiche ottenute dalla pianificazione digitale), si è costretti comunque ad aprire dei lembi gengivali e fare contemporaneamente una rigenerazione ossea guidata per mezzo di osso artificiale e membrane di collagene. Anche in questi situazioni riusciamo comunque quasi sempre procedere al carico immediato.
Nel caso della nostra paziente non è stato fortunatamente necessario nessun tipo di ricostruzione ossea e la riabilitazione ottenuta è stata rapida ed appagante dal punto di vista sia funzionale che estetico.
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