Sono numerosi i pazienti che giungono nella nostra Clinica, o che ci scrivono, chiedendo se è possibile intervenire con l’implantologia dentale in quanto è stato a loro detto che hanno poco osso; pazienti per lo più visitati da altri colleghi dentisti che si sono basati per la diagnosi solo su una panoramica dentale (ortopantomografia).
Quali sono le indagini radiologiche utili per diagnosticare una mancanza di osso sull’arcata superiore?
La panoramica (ortopantomografia) non sempre è sufficiente. La sola indagine radiologica che permette di conoscere l’altezza e lo spessore dell’osso a disposizione del chirurgo implantologo per l’inserimento di un impianto dentale sull’arcata superiore è la TAC ( tomografia assiale computerizzata) ; in particolare modo si utilizza la TAC Cone Beam, specifica TAC utilizzata in odontoiatria con emissione di radiazioni ridotte rispetto ad una TAC normale. Dalla TAC possiamo inoltre creare sul computer, con speciali software (es. NobelClinician), un modello tridimensionale (3D) del cranio del paziente. Questo ci permette di individuare eventuali aree di osso residuo, non evidenziabili con solo una panoramica, su cui ancorare gli impianti dentali.
Qual’è la tipologia di pazienti che si presenta lamentando mancanza di osso?
Sono solitamente i pazienti che hanno portato per anni una protesi mobile (dentiera o scheletrato) o i pazienti con parodontite avanzata (piorrea) che, non curata e trattata, ha causato a lungo andare una consistente perdita ossea.
Quali possono essere le soluzioni per riabilitare l’arcata superiore di un paziente con parodontite avanzata, denti irrecuperabili e poco osso?
La scelta di estrarre i denti e ricorrere, anche solo provvisoriamente, ad una protesi mobile (dentiera o scheletrato), soluzione questa ancora molto diffusa, rischia di compromettere definitivamente il poco osso residuo ancora a disposizione e costringere il paziente in futuro a sottoporsi a interventi invasivi di innesto osseo (tipo innalzamento del seno mascellare).
Il posizionamento degli impianti subito dopo l’estrazione dei denti (carico immediato post-estrrattivo) è il miglior modo in assoluto per prevenire il rischio di questa perdita ossea. Molto spesso la presenza stessa dei denti è in grado di mantenere una quantità di osso che, pur minima, può essere utilizzata per inserire con successo degli impianti dentali a carico immediato post-estrattivo.
Qual’è il vantaggio del carico immediato post-estrattivo?
Questa tecnica di implantologia dentale è in grado di riabilitare pazienti con poco osso, tramite una protesi fissa avvitata sugli impianti nel giro di 24/48 ore, senza necessità di innesto osseo.
Cos’è l’implantologia dentale OnlyOne®?
“OnlyOne” è un tipo di implantologia dentale a carico immediato post-estrattivo che trova una speciale indicazione nelle riabilitazioni di pazienti con piorrea (parodontite avanzata), con denti irrecuperabili e limitata quantità di osso sull’arcata superiore (poco osso). Nel giro di 24 ore con questa tecnica viene avvitata sugli impianti una protesi fissa con i “nuovi denti“ che fuoriescono perfettamente dalla gengiva naturale e non da una falsa gengiva artificiale, come ad esempio nella riabilitazione tipo All-on-4® o barra di Toronto.
L’implantologia OnlyOne®, come detto, è particolarmente indicata nei pazienti con poco osso, perché con questa tecnica si può sfruttare a 360° tutto l’osso residuo al di là del dente appena estratto, grazie alla particolare inclinazione con cui vengono posizionati gli impianti dentali.
Una riabilitazione rapida, poco invasiva e che garantisce un’ottimale risultato estetico e funzionale. Soluzione che corrisponde o si avvicina molto ai desideri e alle attuali richieste dei nostri pazienti.
L'articolo Arcata superiore con poco osso: implantologia dentale? sembra essere il primo su Blog Implantologia Avanzata.